Luogo: Roma
Committente: Arch. Luigi Gentili
Ruolo: progettazione esecutiva degli impianti di climatizzazione
L’impianto proposto per l’edificio in questione è un impianto ad espansione diretta implementato da un impianto di ventilazione con recupero di calore.
Tale tipo di impianto effettua il controllo dei parametri termoigrometrici attraverso due unità:
L’unità esterna, del tipo a pompa di calore, per la produzione del caldo e del freddo, posizionata lungo la parete esterna del fabbricato;
L’unità interna, di tipo sia a parete che canalizzata.
Il controllo della temperatura si ottiene agendo sul telecomando di ciascuna unità interna.
Nella zona di estetica, l’aria di rinnovo, calcolata secondo la normativa attualmente vigente (UNI 10339), è garantita da un recuperatore di calore a flussi incrociati, in grado di derivare una portata di aria esterna pari a 560 mc/h.
L’aria di rinnovo, prelevata esternamente dal recuperatore di calore, viene immessa all’interno dei singoli split canalizzati per il successivo trattamento; in tal modo ciascun ambiente riceve una quota parte di aria esterna e la rimanente parte viene ripresa da grigliedi ambiente, dotate di portafiltro e filtro sintetico classe G3, a celle pieghettate di spessore 50mm con setto sintetico ed efficienza ponderale del 87 %.
Dagli split l’aria viene immessa in ambiente per mezzo di condotti in lamiera zinata circolari ed esternamente coibentati.
In ciascun ambiente l’aria viene immessa da diffusori a base quadrata ad effetto elicoidale, dotati di elevato effetto induttivo, in grado di garantire velocità dell’aria, nella zona occupata, non superiori a 0,15 m/s.
Nella zona solarium la ventilazione si ottiene dal richiamo dell’aria da parte di ventilatori elicoidali a bordo delle macchine di trattamento.
Tali ventilatori, la cui funzione è quella di ventilare le persone all’interno dei macchinari, sono collegati ad una rete di canalizzazioni per l’espulsione dell’aria all’esterno.
L’aria espulsa viene compensata da una equivalente aria presa da griglie di sovrapressione collocate sulla parete esterna.
L’intera zona solarium è costituita da tramezzi di altezza 2,2 m, tale da consentire la movimentazione dell’aria da una stanza ad un’altra.
Complessivamente, in funzione dell’aria espulsa dai macchinari e di quella presa dalle griglie di sovrapressione, si può considerare un rinnovo dell’aria esterna pari a circa 60V/h in ciascuna stanza del solarium.